Show pageOld revisionsBacklinksBack to top This page is read only. You can view the source, but not change it. Ask your administrator if you think this is wrong. ** Bibbia - Antico Testamento - Pentateuco ** <WRAP rightalign>[[religione:bibbia:cei74:antico-testamento:pentateuco:genesi:38]] --- [[religione:bibbia:cei74:antico-testamento:pentateuco:genesi:40]]</WRAP> ====== Genesi 39 ====== <WRAP bibbia_testo><sup>1</sup> Giuseppe era stato condotto in Egitto e Potifar, consigliere del faraone e comandante delle guardie, un Egiziano, lo acquistò da quegli Ismaeliti che l'avevano condotto laggiù. <sup>2</sup> Allora il Signore fu con Giuseppe: a lui tutto riusciva bene e rimase nella casa dell'Egiziano, suo padrone. <sup>3</sup> Il suo padrone si accorse che il Signore era con lui e che quanto egli intraprendeva il Signore faceva riuscire nelle sue mani. <sup>4</sup> Così Giuseppe trovò grazia agli occhi di lui e divenne suo servitore personale; anzi quegli lo nominò suo maggiordomo e gli diede in mano tutti i suoi averi. <sup>5</sup> Da quando egli lo aveva fatto suo maggiordomo e incaricato di tutti i suoi averi, il Signore benedisse la casa dell'Egiziano per causa di Giuseppe e la benedizione del Signore fu su quanto aveva, in casa e nella campagna. <sup>6</sup> Così egli lasciò tutti i suoi averi nelle mani di Giuseppe e non gli domandava conto di nulla, se non del cibo che mangiava. Ora Giuseppe era bello di forma e avvenente di aspetto.\\ <sup>7</sup> Dopo questi fatti, la moglie del padrone gettò gli occhi su Giuseppe e gli disse: «Unisciti a me!». <sup>8</sup> Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: «Vedi, il mio signore non mi domanda conto di quanto è nella sua casa e mi ha dato in mano tutti i suoi averi. <sup>9</sup> Lui stesso non conta più di me in questa casa; non mi ha proibito nulla, se non te, perché sei sua moglie. E come potrei fare questo grande male e peccare contro Dio?». <sup>10</sup> E, benché ogni giorno essa ne parlasse a Giuseppe, egli non acconsentì di unirsi, di darsi a lei.\\ <sup>11</sup> Ora un giorno egli entrò in casa per fare il suo lavoro, mentre non c'era nessuno dei domestici. <sup>12</sup> Essa lo afferrò per la veste, dicendo: «Unisciti a me!». Ma egli le lasciò tra le mani la veste, fuggì e uscì. <sup>13</sup> Allora essa, vedendo ch'egli le aveva lasciato tra le mani la veste ed era fuggito fuori, <sup>14</sup> chiamò i suoi domestici e disse loro: «Guardate, ci ha condotto in casa un Ebreo per scherzare con noi! Mi si è accostato per unirsi a me, ma io ho gridato a gran voce. <sup>15</sup> Egli, appena ha sentito che alzavo la voce e chiamavo, ha lasciato la veste accanto a me, è fuggito ed è uscito».\\ <sup>16</sup> Ed essa pose accanto a sé la veste di lui finché il padrone venne a casa. <sup>17</sup> Allora gli disse le stesse cose: «Quel servo ebreo, che tu ci hai condotto in casa, mi si è accostato per scherzare con me. <sup>18</sup> Ma appena io ho gridato e ho chiamato, ha abbandonato la veste presso di me ed è fuggito fuori». <sup>19</sup> Quando il padrone udì le parole di sua moglie che gli parlava: «Proprio così mi ha fatto il tuo servo!», si accese d'ira.\\ <sup>20</sup> Il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione, dove erano detenuti i carcerati del re.\\ Così egli rimase là in prigione. <sup>21</sup> Ma il Signore fu con Giuseppe, gli conciliò benevolenza e gli fece trovare grazia agli occhi del comandante della prigione.\\ <sup>22</sup> Così il comandante della prigione affidò a Giuseppe tutti i carcerati che erano nella prigione e quanto c'era da fare là dentro, lo faceva lui. <sup>23</sup> Il comandante della prigione non si prendeva cura più di nulla di quanto gli era affidato, perché il Signore era con lui e quello che egli faceva il Signore faceva riuscire. </WRAP><WRAP rightalign>[[religione:bibbia:cei74:antico-testamento:pentateuco:genesi:38]] --- [[religione:bibbia:cei74:antico-testamento:pentateuco:genesi:40]]</WRAP> religione/bibbia/cei74/antico-testamento/pentateuco/genesi/39.txt Last modified: 9 years agoby 127.0.0.1 Log In